La Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi scende in campo nella vicenda dei presunti omicidi all' ospedale di Saronno. E lo fa soprattutto col doppio scopo di tutelare l'immagine professionale degli infermieri e la persona - una infermiera - che ha permesso di scoprire i fatti delittuosi.
La Federazione ha tempestivamente provveduto, tramite i suoli legali, a depositare presso il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio un atto d'intervento (art. 90 e seguenti c.p.p.) al fine di assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la reputazione degli infermieri contro condotte che se accertate nel procedimento penale in corso sarebbero fonte di danni morali e materiali per tutta la categoria infermieristica.La presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli sottolinea come "da questo momento quindi la Federazione Ipasvi affiancherà con azioni legali la difesa che i Collegi coinvolti metteranno in campo perché la tutela della professione e di chi la rispetta e la difende con le sue azioni, sia garantita e non possa più essere messa in dubbio la professionalità e la deontologia degli infermieri".
Questo il testo integrale della nota inviata ai Collegi (in allegato)
"I fatti di cronaca avvenuti nell'ospedale di Saronno hanno per l'ennesima volta coinvolto la nostra professione in una spirale di definizioni legate ai presunti delitti commessi che con l'infermieristica non hanno nulla a che fare. Questa volta però a interrompere l' escalation di azioni delittuose di un sedicente medico e di una sedicente infermiera è stata la denuncia di una vera infermiera che con estremo coraggio ha rifiutato di compiere le azioni che il medico voleva imporle e anzi lo ha querelato, salvando la vita di una paziente, ma subendo successivamente minacce fisiche e di eventuali ritorsioni.
In questo senso questa Federazione ha deciso di intervenire nella vicenda col doppio scopo di tutelare l'immagine professionale degli infermieri e la persona che ha permesso di scoprire i fatti delittuosi ed ha tempestivamente provveduto, tramite i suoli legali, a depositare presso il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio un atto d'intervento (art. 90 e seguenti c.p.p.) al fine di assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la reputazione degli infermieri contro condotte che se accertate nel procedimento penale in corso sarebbero fonte di danni morali e materiali per tutta la categoria infermieristica.Inoltre questa Federazione intende porre in essere ogni azione a tutela degli iscritti che hanno avuto il coraggio i denunciare i gravi fatti venuti a loro conoscenza.
Da questo momento quindi la Federazione Ipasvi affiancherà con azioni legali la difesa che i Collegi coinvolti metteranno in campo perché la tutela della professione e di chi la rispetta e la difende con le sue azioni, sia garantita e non possa più essere messa in dubbio la professionalità e la deontologia degli infermieri.
Barbara Mangiacavalli"
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28 NOV - “Sexy Hospital. Giochiamo al malato e l'infermiera ? La Dottoressa Hard Sofia Cucci e Le Peperine Vi aspettano...per curarvi”. L’invito, accompagnato dalla foto della procace attrice hard seminuda, arriva da Riccione ed è stampato su foto e locandine realizzate dal night club “Pepenero” per pubblicizzare due serate di festa, in programma per il 25 e 26 novembre. Una trovata pubblicitaria che, però, non è passata inosservata all’ Ipasvi di Pesaro e Urbino, che ha preso subito carta e penna e scritto una lettera al prefetto Luigi Pizzi, al presidente della Provincia Daniele Tagliolini, al sindaco di Pesaro Matteo Ricci, al sindaco di Fano Massimo Seri, alla Federazione nazionale Ipasvi e ai Collegi Ipasvi di tutta Italia per chiedere un intervento immediato “a tutela dei diritti del professionista infermiere e della sanità in generale”.
Per la presidente del Collegio Ipasvi di Pesaro-Urbino, Laura Biagiotti, quei manifesti, infatti, “oltre a gettare discredito sulla categoria, generano nel pubblico erronee convinzioni sulle competenze degli infermieri”. Secondo Biagiotti, infatti, “l’opinione pubblica in Italia ha ancora una percezione inadeguata del ruolo e dell’attività degli infermieri” e “sulla professione pesa ancora un fardello di stereotipi e di luoghi comuni” che sono “tanto anacronistici quanto difficili da scardinare”. E manifesti come quelli del Pepenero, per l ’Ipasvi di Pesaro e Urbino, non aiutano di certo.
Contro l'iniziativa del Pepenero anche cittadini e altri infemieri. “Avete denigrato la nostra professione con questi strumenti”, è uno dei commenti che si leggono sulla pagina Facebook del locale. “Io da Infermiere anche se uomo mi sento offeso e indignato....”, afferma un altro utente di Facebook. “Che vergogna questo stereotipo..”. “La professione infermieristica è una cosa seria e non va denigrata in questo modo”, si legge ancora.
Piadimeleto 31.11.2016 Il Presidente del Collegio IPASVI Dott.ssa Laura Biagiotti dona a nome di tutto il Consiglio Direttivo due defibrillatori semiautomatici al Gruppo di Volontariato della Protezione Civile (Foto in alto) ed al Comune per il Centro Sportivo di San Sisto (Foto in basso)
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